Vittorio Amedeo Cignaroli e Angelo Cignaroli
(Torino, 1730-1800; Torino, 1767-1841/1842)
Cascata del Rio Claretto nei pressi di Novalesa, 1795 circa
Olio su tela, 47, 5 x 69 cm.
VENDUTO
Il dipinto è ben rappresentativo dell’epoca tarda della pittura di Vittorio Amedeo Cignaroli, quando l’artista ormai anziano collabora con il figlio Angelo e realizza paesaggi decisamente molto più reali rispetto ai suoi soliti moduli. Nella tela si riconosce la falesia ove si trova la cascata del Rio Claretto, che precipita per oltre cento metri tra grandi pareti di roccia calcarea, finemente lavorate dall’acqua nel corso dei secoli.
Il pittore nacque a Torino il 15 aprile 1730 all’interno di una famiglia di origine veronese, che fin dal Seicento ebbe al suo attivo importanti artisti; il padre Scipione, nativo di Milano, fu illustre pittore di paesaggio, attivo per la corte sabauda fin dall’inizio del Settecento. Il giovane Vittorio Amedeo riceve certamente una prima basilare formazione da parte del padre, che però muore nel 1745, quando Vittorio Amedeo è solo quindicenne; la sua vera inclinazione matura dunque senza la guida e l’appoggio paterno, anche se questi ne influenza fortemente le opere giovanili…(vedere catalogo Giamblanco 2015)
[Arabella Cifani]
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