(Torino 1733-1819)
Natura morta di frutta e fiori con vassoio d’argento
XVIII secolo
Olio su tela, 68 x 87,3 cm
Pubblicazioni: inedito
VENDUTO
Michele era fratello del noto figurista Vittorio Amedeo, con cui ha occasione di collaborare più volte e come lui pittore di corte dei Savoia (è documentato a partire dal 1763 per molteplici lavori a Stupinigi, poi a Palazzo Chiablese, a Palazzo Reale, al castello di Moncalieri e, dal 1758, alla Reggia di Venaria). Michele Antonio Rapous è da considerarsi senza dubbio il più importante esponente della natura morta piemontese e certamente uno dei più significativi interpreti settecenteschi di questo genere pittorico in Italia. Le ricerche condotte dal sottoscritto, confluite nel saggio di apertura del catalogo della mostra torinese del 2000 , hanno permesso di precisarne meglio l’opera, pubblicando numerosi dipinti inediti e hanno portato, tra l’altro, alla scoperta della casa in cui l’artista abitò lungamente, che nel censimento del 1796 è detta “casa del conte Robesti in via Po, vicino all’Albergo del Pozzo”: si tratta di un palazzo all’inizio della via, tuttora esistente, corrispondente all’attuale numero civico 10, passato poi nel 1819 ai Corte di Bonvicino. Sappiamo anche che nella maturità il pittore espose nelle prime Esposizioni torinesi d’arte, almeno nel 1805 e nel 1811 e 1812, e che fu anche raffinato pittore di animali…. [ Prof. Alberto Cottino ]