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Scheda articolo : 316676
Vittorio Amedeo Cignaroli (Torino 1730 - 1800) e Angelo Cignaroli (Torino 1767 - 1841/1842), Tobia e l'angelo VENDUTO
Autore : Vittorio Amedeo Cignaroli - Angelo Cignaroli
Epoca: Settecento

Vittorio Amedeo Cignaroli 
(Torino 1730 - 1800) e Angelo Cignaroli (Torino 1767 - 1841/1842),
Tobia e l'angelo
Olio su tela
cm 44 x 69

VENDUTO

"Figlio del pittore Scipione e di Marianna Caretti, Vittorio Amedeo Cignaroli nacque a Torino intorno al 1730. La data di nascita viene stabilita sulla base dell'atto di morte che lo dice "di anni 70". A. Baudi di Vesme (Schede Vesme)chiarì la confusione sorta intorno al suo nome, per cui la sua persona era stata precedentemente sdoppiata in quella di Vittorio Amedeo e di Gaetano.

Secondo la tradizione familiare, il C. si formò presso il padre dal quale assorbì la cultura veneta, ma con diverso orientamento. Gusto più lezioso. e nostalgie arcadiche distinguono infatti il C. dal padre, di cui fu collaboratore; i modi alquanto stucchevoli, ma sorretti da sicura abilità di mestiere, incontrarono uno straordinario successo presso la corte sabauda e l'aristocrazia piemontese. È precisamente con Vittorio Amedeo che la bottega dei Cignaroli si allargò di molto, accogliendo quantità di aiuti e rendendo così tuttora difficile una distinzione tra la produzione autografa e quella di bottega. L'opera del C. è documentata dal 1749 al 1794.
Aveva sposato nel 1766 Rosalia Ladatte, figlia dello scultore Francesco, pittrice, che divenne pure sua collaboratrice e morì nel 1792 (I. Nepote, in Schede Vesme, p. 317). Dei loro figli fu pittore Angelo, [che colloborò nella realizzazione del presente dipinto]".

- Enciclopedia Treccani, Vittorio Amedeo Cignaroli

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