Luigi Garzi
(Roma 1638 - 1721 )
Alfeo e Aretusa
1705-1710 circa
Olio su tela
cm 121 x 171
"Questa grande tela di Luigi Garzi raffigurante il raro episodio mitologico - tratto dalle Metamorfosi di Ovidio - di Alfeo e Aretusa è stata recentemente oggetto di un approfondito sutdio scientifico e iconografico si Stefania Macioce e costituisce la copertina della prima raccolta di saggi interamente dedicata all'artista, curata da Francesco Grisolia e Guendalina Serafinelli per i tipi di Officina Libraria.
Ritenuto erroneamente pistoiese da alcune fonti, Garzi nacque in realtà a Roma nel 1638 e lì svolse la gran parte della sua carriera artistica; nella città pontificia compì il suo primo apprendistato, dapprima nell'entourage del pittore di Anversa Vincent Adriaenssen, in seguito nella bottega del paesaggista fiammingo Salomon Baeckereel e contemporaneamente in quella del grande classicista Andrea Sacchi."
- Galleria Giamblanco, Venticinque anni di attività, Deborah Lentini e Salvatore Giamblanco (a cura di), Allemandi, Torino, 2018, p. 54
- Luigi Garzi (1638-1721); Francesco Grisolia, Guendalina Serafinelli, Officina Libraria, 2018, p. 336